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Test di medicina 2024, chiesta tutela dei diritti di quanti hanno già sostenuto le prove

Il Comitato “Quartini”: «Convalidare nel nuovo provvedimento relativo alla selezione i punteggi conseguiti nei test effettuati nel corso dell’anno 2023». Elevato rischio contenzioso

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ROMA – Migliaia di aspiranti medici che hanno sostenuto nel corso dell’anno 2023, al quarto anno di scuola superiore, le prove Tolc (test di ingresso alla facoltà di Medicina) ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea nell’anno accademico 2024-2025, chiedono la convalida, nel nuovo provvedimento relativo ai test di ammissione, dei punteggi conseguiti nei test effettuati nel corso dell’anno 2023.

In caso contrario, elevato è il rischio di contenzioso di massa.

La protesta è guidata dal Comitato “Quartini”.

Ma andiamo con ordine.

Nel corso del 2023 con riferimento al test di ingresso (“Tolc Med”) alla facoltà universitaria di medicina, a differenza degli anni precedenti, si è reso possibile per gli studenti sostenere la prova già dal quarto anno di scuola superiore.

L’obiettivo dell’istituzione dei Tolc Med era quello di dare agli aspiranti medici più opportunità di tentare l’esame di ammissione, senza perdere anni preziosi, e di consentire loro di dedicarsi con serenità al percorso scolastico ed all’imminente esame di Stato, sistema già da tempo utilizzato in altre facoltà universitarie

I ragazzi iscritti al 4° anno potevano, utilizzando il miglior punteggio su 4 prove (2 all’anno) potersi inserire in graduatoria del concorso in medicina a partire dal 5° anno.

«Nel 2023, pertanto, circa 23 mila studenti del 4 anno (dati Cisia) – evidenzia il comitat Quartini – hanno effettuato la doppia prova ed una importante percentuale di questo gruppo ha raggiunto un punteggio equalizzato tale da consentire un posizionamento in graduatoria utile per la iscrizione al corso di medicina».

Ma poi è accaduto qualcosa.

«Il 7 gennaio 2024, con un post sui social, l’attuale Ministra dell’Università ha annunciato un’importante modifica nel sistema utilizzato nel corso del 2023:

Ora si cambia: è evidente che le regole per l’ingresso a Medicina ad oggi non hanno funzionato. Puntiamo a un meccanismo più equo che premi merito e conoscenze.

I quesiti dei prossimi test saranno ‘pescati’ da una banca dati che ho voluto fortemente aperta e pubblica, al contrario di oggi. Un’operazione che richiede un piccolo margine di tempo aggiuntivo per organizzare le prove.”.

A ciò si aggiunge la sorprendente sentenza del TAR del Lazio n. 863 del 17 gennaio 2024, con cui vengono annullati sia la graduatoria unica nazionale del concorso per l’anno accademico 2023-2024 per l’accesso ai corsi di laurea a numero programmato di “Medicina e Chirurgia” e “Odontoiatria e protesi dentaria”, sia i provvedimenti di istituzione dei Tolc Med, quali tipologie di prove utili per l’inserimento in graduatoria (DM 1107/2022 d.d. 1925/2022)».

Uno stato di cose che il Comitato non accetta e contesta con vigore.

«Tutto ciò – denuncia in una nota – lede gravemente i diritti dei 3000 studenti che, nel corso dell’anno 2023, al quarto anno di scuola superiore, hanno sostenuto le prove Tolc nel mese di aprile e/o nel mese di luglio conseguendo utili punteggi da utilizzare, a norma delle disposizioni vigenti per tempo, ai fini dell’ammissione ai suddetti corsi di laurea nell’anno accademico 2024-2025.

Orbene l’enorme lavoro svolto da migliaia di studenti non deve essere vanificato da modifiche dettate da esigenze politiche o da vicende giudiziarie che rischiano di stravolgere le regole stabilite per un concorso pubblico.

Modifiche che rischiano di alterare, o addirittura annullare, il sistema di determinazione del punteggio in spregio del dettato normativo.

Pertanto, al fine di garantire che i risultati maturati a seguito dei notevoli sacrifici di tanti studenti di quarta siano tutelati, tenendo conto dei diritti acquisiti, si richiede di convalidare, nel nuovo provvedimento relativo ai test di ammissione, i punteggi conseguiti nei test effettuati nel corso dell’anno 2023 (con o senza equalizzazione), rapportandoli al percentile di collocamento nella graduatoria dello scorso anno.

Pertanto – conclude – i componenti del Comitato Nazionale Quartini, qualora le istanze di riconoscimento della “legittima aspettativa” di avere già conseguito un punteggio utile all’ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato di “Medicina e Chirurgia” e “Odontoiatria e protesi dentaria” non fossero accolte, si riservano di ricorrere presso le sedi opportune.

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