AMANTEA (Cs) – Non è passato inosservato agli occhi della cittadinanza il via vai di pregiudicati presso la Caserma Carabinieri di Amantea.

Volti molto noti della criminalità organizzata locale, diversi dei quali tratti in arresto a seguito del blitz “Nepetia” scattato ad Amantea nel lontano 2007.

Evidentemente le forze dell’ordine stanno cercando un collegamento tra il fuoristrada bruciato all’ex sindaco, Monica Sabatino, e la mano intimidatrice che ‘altra sede presso il Palazzetto ello sport, ubicato in località Santa Maria.

Durante la partita di Pallavolo, lo ricordiamo, il veicolo in uso alla famiglia Sabatino è stato dato alle fiamme, e solo il pronto intervento di alcuni amanteani ha scongiurato il peggio https://www.calabriainchieste.it/2024/04/16/bruciato-il-fuoristrada-a-un-ex-sindaco-di-amantea-le-fiamme-davanti-il-palazzetto-dello-sport-durante-un-incontro-di-volley/.

L’orario in cui la vicenda di cronaca è stata registrata è le 20.30, molto presto rispetto al modus operandi degli altri sei atti intimidatori perpetrati in questi due mesi a commercianti e imprenditori.

Inoltre, lascia da penare anche il fatto che il fuoristrada sia stato incendiato in un luogo pubblico molto affollato e non di notte sotto l’abitazione dell’ex primo cittadino. Voleva essere un segnale forte? O cosa?

A questi interrogativi dovranno trovare risposte le forze armate e, soprattutto, comprendere se a distanza di 10 anni qualche criminale locale si è voluto togliere il “sassolino” per gli atti firmati dall’ex primo cittadino relativi agli sgomberi delle ville di boss e affiliati ai clan amanteani.

Infine, pare che la Guardia di Fiananza questa mattina si sia recata di buon’ora presso il Comandi dei Vigili urbani per acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza installate sia presso la struttura sportiva che nelle immediate vicinanze.

Dopo questo ennesimo atto intimidatorio la città chiede risposte.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

Articolo PrecedentePresentazione del Distretto del cibo “Savuto e Tirreno cosentino” a Longobardi con l’assessore Gallo
Prossimo ArticoloMolinaro: «Ho firmato la petizione Coldiretti  “No fake in Italy” a difesa del cibo italiano»