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Da “Paola Democratica” e “Liberisempre” un laboratorio di idee per una «proposta amministrativa diversa e sostenibile»

Sul caso dell'ospedale: «In altre realtà i sindaci non vengono sollecitati come invece avviene a Paola, ma sono loro stessi protagonisti in prima persona mettendosi alla testa di manifestazioni»

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PAOLA (Cs) – Un laboratorio di idee per una «proposta amministrativa diversa e sostenibile», partendo dalla spoliazione dell’ospedale San Francesco e da altre spinose questioni di rilevante interesse pubblico, come la galleria Santomarco e la pressione fiscale comunale.

E’ su questo fronte, in particolare, che sono impegnati Paola Democratica e il Movimento Civico Liberisempre, in campo anche e soprattutto per cercare di aggregare «chi vuole inserirsi, correggere, aiutare e trasformare il proprio impegno in azione».

«Abbiamo già scritto dell’incontro avvenuto qualche giorno fa tra il Movimento Civico Liberisempre e Paola Democratica (https://www.calabriainchieste.it/2024/04/24/il-movimento-paola-democratica-fortemente-preoccupato-per-lospedale-san-francesco/) – ricordano Paola Democratica e Liberisempre in una nota – in quella sede è stato chiesto esplicitamente ai consiglieri comunali Roberto Perrotta e Marianna Saragò, esponenti di Paola Democratica, di formalizzare la richiesta di una convocazione di un Consiglio Comunale aperto, in merito al problema dell’ospedale di Paola ed al suo utilizzo ed alla sua destinazione.

Considerato che in altre realtà, i sindaci non vengono sollecitati come invece avviene per la nostra città, ma sono loro stessi protagonisti in prima persona mettendosi alla testa di manifestazioni a sostegno degli ospedali territoriali, per difendere un bene e un diritto sacrosanto alla salute che è stato una conquista dei nostri padri, sostenuti in quelle lotte da amministratori illuminati e con la partecipazione del popolo.

Un popolo che lottava per conquiste sociali a prescindere dalla propria appartenenza politica, sebbene per quei tempi l’appartenenza ad una ideologia politica “era una scelta di vita oltre che di pensiero” contrariamente a come accade oggi scelte e/o non scelte a difesa di convenienze e occasioni personali.

Abbiamo anche deciso la “imprescindibilità” di lottare per l’ospedale.

Ovviamente questo impegno si presta ad essere considerato anche da una angolatura di natura campanilistica, ma secondo noi, a prescindere da questa forma di lotta più o meno radicale, va considerata come una pretesa di un nosocomio che abbia tutti i canoni della qualità da garantire ai pazienti, già oberati da sacrifici immani per curarsi altrove.

A tal proposito vogliamo ribadire il valore l’impegno e lo spirito di sacrificio dei professionisti e del corpo infermieristico che operano nel nostro ospedale spesso in condizioni di grande disagio e precarietà, a loro va il nostro sostegno e plauso per il loro spirito di abnegazione.

Queste considerazioni sono lo stimolo ed anche l’invito a tutte le forze di minoranze consiliari e non, a tutte le organizzazioni e associazioni sociali ad un confronto su una tematica di interesse generale quale il nostro ospedale.

Questo è solo il primo di una serie di problematiche che attanagliano la nostra città, e che hanno necessità di discussione approfondite e prese di posizioni di tutti noi per dare trasparenza e conoscenza alla questione porto; alla galleria Santomarco; all’alta velocità; ai tributi comunali mal tassati.

E tempo di capire se si può avviare un dialogo con tutte quelle forze sane che hanno a cuore il bene della città, se ci sono idee e proposte che possono accumunarci e dal dialogo possono nascere nuovi orizzonti comuni sostenibili per progetto teso ad operare un cambiamento per le politiche di questo paese.

Tutto ciò è un impegno nei confronti del nostro paese, ed una risposta a chi comunque ci ha dato consenso, ma soprattutto la responsabilità di una proposta amministrativa diversa e sostenibile.

E’ ovviamente un laboratorio di idee dove chi vuole può inserirsi, correggere, aiutare e trasformare il proprio impegno in azione. Questo è il senso della nostra riunione», concludono Paola Democratica e il movimento civico.

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